Venerdì 17 marzo, presso l’aula Magna dell’Istituto “Cangrande della Scala” di Verona, si è tenuto l’incontro con Marilù Oliva. Autrice, scrittrice e docente di lettere, ha scritto molteplici romanzi di successo a sfondo storico ed epico, tra cui quello scelto dalla nostra scuola: L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre.
Come ci suggerisce il titolo, questo romanzo narra delle peregrinazioni del mitico eroe Odisseo, dal punto di vista di tutte le donne che ha incontrato durante il suo viaggio.
L’autrice ci ha dedicato del tempo per poterle fare un’intervista destinata al giornalino d’istituto, che riportiamo in breve.
Quando ha iniziato a scrivere?
Fin da quando ero piccola, ho sempre avuto la passione per il disegno. Il soggetto dei miei disegni era un’eroina: Lady Oscar, così dopo ogni puntata iniziavo a disegnare, da lì ho capito di voler fare la fumettista. Con il tempo, la parte di racconto prevaleva rispetto a quella grafica e all’università ho capito di voler fare la scrittrice.
Dove ha trovato l’ispirazione per scrivere il libro?
L’ispirazione per scrivere il libro è nata studiando i poemi omerici in classe con i miei allievi. Avevo già scritto dei testi su alcune vicende raccontate da Omero, ma erano narrati in terza persona e mai dal punto di vista femminile. Comprendendo il valore delle donne nell’Odissea, ho deciso di dare voce ai loro pensieri.
A quale tra questi personaggi vorrebbe assomigliare? Per quale motivo?
All’inizio pensavo che la mia preferita fosse Circe per la sua maestria con pozioni capaci di risolvere qualunque cosa; poi ho capito che non ho un personaggio preferito perché le donne che ho descritto nel libro hanno tratti caratteriali differenti e che io apprezzo molto.
Ha mai avuto paura che qualcuno pensasse che lei aveva snaturato l’Odissea trasformandola da un punto di vista esclusivamente femminile?
Non ho avuto paura, ma sapevo che sarebbe successo. Nel momento in cui noi ci esponiamo con qualcosa che abbiamo prodotto, dobbiamo mettere in conto che arriveranno delle critiche che possono essere costruttive o distruttive.
Qual è il libro del suo cuore?
Il libro del mio cuore è: Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcìa Màrquez.
Marta Pecoraro e Lucia Scarsini