A cosa serve leggere i classici? Questa è la domanda che probabilmente si pongono molti dei nostri coetanei trovandosi di fronte allo studio di grandi autori della letteratura italiana come Petrarca, D’Annunzio o Dante Alighieri. Su quest’ultimo, in particolare, ci siamo soffermati durante una lezione con la nostra professoressa di Italiano. 

Siamo partiti dalla lettura di un articolo del Corriere della Sera del giornalista Paolo di Stefano, risalente al lontano 2004, nel quale viene riportata un’intervista allo scrittore e filologo Marco Santagata sull’attualità della Divina Commedia. Ciò che emerge da quest’articolo è in particolare l’insieme di qualità che rendono quest’opera “ancora dopo sette secoli in grado di sollecitare le intelligenze, le emozioni e la sensibilità dei lettori”. La tesi sostenuta è quindi che i classici, pur trattando tematiche appartenenti ad un’epoca completamente diversa dalla nostra, possano ugualmente rispecchiare la contemporaneità

Abbiamo notato come la Divina Commedia affronti temi universali che trascendono il tempo e lo spazio. La ricerca del senso della vita, il rapporto con il divino, il peso delle scelte morali e la complessità dell’animo umano sono questioni su cui l’uomo non ha mai smesso d’interrogarsi. Dante, attraverso il suo viaggio nei tre regni ultraterreni, ci invita a riflettere su ciò che significa essere umani, sui limiti e sulle potenzialità della nostra esistenza.  

Dante, Domenico di Michelino
Attribuzione: Domenico di Michelino, Pubblico dominio, Wikimedia Commons

Un altro elemento che rende la Divina Commedia contemporanea è la sua visione critica della società. Dante non si limita a raccontare un viaggio ultraterreno, ma offre un ritratto critico delle dinamiche politiche, sociali e culturali del suo tempo. La sua denuncia contro la corruzione, l’avidità e l’ingiustizia risuona estremamente attuale: le stesse problematiche, seppur in forme diverse, continuano a caratterizzare il mondo contemporaneo.  

I classici e Dante in particolare, però, non sono solo specchio del presente: sono anche fari che illuminano il futuro. La Divina Commedia è un invito al cambiamento e alla speranza. L’intera opera è una metafora del percorso dell’umanità intera dal peccato verso la redenzione e la crescita morale. Questo messaggio di speranza è fondamentale in un mondo che spesso sembra sopraffatto da sfide che appaiono insormontabili. Dante ci insegna che il cambiamento e la redenzione sono possibili, ma richiedono coraggio, impegno e consapevolezza di sé. 

Infine, la bellezza poetica della Divina Commedia ha avuto e continua ad avere un valore eterno. La potenza delle immagini, la ricercatezza dello stile, la musicalità dei versi e la profondità delle metafore e delle allegorie continuano a ispirare lettori, scrittori e artisti di ogni epoca. Questa capacità di emozionare e di stimolare l’immaginazione è una delle ragioni principali per cui i classici ci parlano ancora oggi. 

In conclusione i classici come la Divina Commedia sono da considerare tuttora contemporanei perché trattano tematiche e problemi fondamentali dell’esistenza umana, offrono una critica ancora attuale della società e ispirano al cambiamento e alla speranza verso ciò che verrà. Per questo lo studio e la lettura di queste opere sono qualcosa d’imprescindibile, perché non implicano solo la riscoperta del passato, ma offrono anche l’opportunità di trovare strumenti per affrontare il presente e per costruire il nostro futuro

Giada Lacentra, Linda Caneva