“Che Impressione, ne ero sicuro, ci dev’essere dell’impressione, là dentro. E che libertà, che disinvoltura nell’esecuzione!” Con queste parole il critico Louis Leroy si espresse su una mostra di pittura che nel 1874 si tenne a Parigi nello studio del fotografo Nadar.
I quadri esposti erano di un gruppo di artisti che decise di lasciarsi alle spalle il buio dei loro atelier per scendere in strada a dipingere e raccontare in modo personale e inconfondibile ciò che i loro occhi vedevano. Probabilmente non sapevano che con le loro opere avrebbero cambiato per sempre l’immagine di Parigi, trasformando la Ville Lumière in una capitale romantica e dolcemente malinconica, nè si aspettavano di creare una nuova corrente, l’Impressionismo, movimento artistico che ha cambiato per sempre la nostra idea dell’arte e del mondo. Questo movimento è caratterizzato da un approccio innovativo alla pittura, incentrato sulla rappresentazione delle impressioni sensoriali e delle esperienze visive immediate. Gli impressionisti cercavano di catturare l’essenza fugace e effimera della realtà attraverso la pittura. A differenza delle tecniche tradizionali che miravano a una rappresentazione accurata e dettagliata, gli impressionisti privilegiavano l’effetto dell’illuminazione naturale, delle condizioni atmosferiche e le emozioni umane. Questo approccio ha portato alla creazione di opere d’arte che sembravano quasi sfocate o incomplete a prima vista, ma in realtà sono ricche di sfumature e dettagli nascosti. Ed ecco che in un attimo, si dispiegano dinanzi ai nostri occhi le magnifiche, emozionanti, suggestive opere di artisti come Monet, Manet, Renoir, Degas e Cézanne.
Monet, divenuto maestro della tecnica, dedicò la vita a catturare le variazioni luminose e cromatiche della natura, privilegiando la sensazione provocata dal paesaggio rispetto al soggetto e sperimentando la trasfigurazione attraverso la luce. A questo artista, considerato uno dei fondatori dell’Impressionismo, il comune di Padova ha dedicato recentemente una mostra in occasione dei 150 anni dalla nascita del movimento. La mostra si tiene nel centro Altinate San Gaetano, dove è possibile ammirare oltre 50 opere provenienti dal Musée Marmottan Monet. A Renoir, invece, l’anno scorso a Rovigo è stata dedicata una mostra con alcune delle sue più celebri opere. Questo ci fa capire come l’interesse per i pittori impressionisti sia ancora molto forte in Italia e nella nostra regione.
Giulia Belvedere