Letteralmente la città intelligente è la fusione tra una città digitale e una città sostenibile. L’unione europea definisce infatti smart city “un luogo in cui le reti e i servizi tradizionali sono resi più efficienti con l’uso di soluzioni digitali a beneficio dei suoi abitanti e delle imprese”.
La smart city è, pertanto, una città che sa stare al passo con le innovazioni digitali, è sostenibile per l’ambiente ed è attenta alla qualità della vita dei propri cittadini. Nella smart city è possibile praticare una mobilità sostenibile fatta di bike sharing, car sharing, auto ibride o elettriche. Gli incroci sono regolati da semafori intelligenti e ci sono anche ampi spazi verdi. Per questi motivi la smart city è costellata di sensori che generano una grande quantità di dati, i quali possono alimentare servizi più evoluti ed in tempo reale e permettere alle amministrazioni una gestione sempre più efficiente.
Il concetto di smart city va oltre le innovazioni tecnologiche e racchiude in sé un nuovo modo di vedere la realtà urbana, improntato sul benessere dei cittadini e l’efficienza energetica. Alcune delle città intelligenti del mondo sono Singapore in Asia, Canberra in Australia, Copenaghen e Helsinki nel nord Europa, Zurigo e Ginevra in Svizzera.
Gorana Djukic
Sentiamo sempre più parlare di Smart Cities, le città intelligenti, ma cosa sono esattamente?
Le Smart cities sono città innovative, sostenibili e tecnologicamente avanzate, che mirano ad ottimizzare l’efficienza dei servizi e delle infrastrutture attraverso l’impiego di nuove tecnologie digitali. Queste città intelligenti offrono numerosi vantaggi ai propri abitanti, come una maggiore efficienza nei trasporti pubblici, una migliore gestione dei rifiuti, una migliore gestione e distribuzione dell’energia, una maggiore sicurezza e un miglioramento della qualità della vita in generale. È incredibile pensare a come, tra alcuni di anni, queste città potranno rispondere alle nostre esigenze in modo intelligente grazie all’utilizzo di sensori, dispositivi connessi e algoritmi avanzati. Solo per fare alcuni esempi, potremmo immaginare i semafori che si adattano in tempo reale al traffico oppure i lampioni che si accendono solo quando passa qualcuno, la raccolta differenziata automatizzata e queste sono solo alcune delle soluzioni che le Smart Cities potrebbero offrire.
Queste realtà urbane avanzate si preoccupano molto anche per la salvaguardia dell’ambiente, infatti, promuovono la sostenibilità e la riduzione dell’inquinamento, inoltre favoriscono la partecipazione attiva dei cittadini offrendo servizi pubblici che permettono a tutti di essere coinvolti nella gestione della propria città. Questo anche grazie alle piattaforme digitali e agli open date dove è possibile condividere informazioni e suggerire miglioramenti, contribuendo così a rendere la città un luogo più vivibile e inclusivo. Un altro pilastro fondamentale è garantire anche un’economia intelligente: infatti l’economia e il commercio urbano devono avere come obiettivo principale l’aumento della produttività e dell’occupazione all’interno dell’area urbana attraverso l’innovazione tecnologica e la ricerca. Conseguenza di questo percorso è sicuramente la Smart living, vita intelligente, ossia offrire agli abitanti comfort e benessere in vari settori: salute, educazione, sicurezza e cultura; inoltre altri due concetti fondamentali connessi a quanto detto sopra sono la Smart mobility, mobilità intelligente, e lo Smart environment, ambiente intelligente. Il primo fa riferimento alla mobilità sostenibile tenendo in considerazione l’impatto che questa ha sull’economia, sull’ambiente e sulla società, il secondo affronta sempre lo sviluppo sostenibile che si deve basare soprattutto sul basso impatto ambientale e sull’efficienza energetica.
Queste Smart cities non sono un obiettivo lontano, infatti, ad oggi ne esistono più di 150. L’Unione Europea ha previsto un Recovery Fund, attraverso il quale i 27 Paesi membri potranno ricevere dei sostegni economici, alcuni dei quali saranno destinati alle Smart Cities, esattamente una cifra pari a 750 miliardi di euro da ripartirsi tra le nazioni. Per quanto riguarda l’Italia sono state selezionate dalla Commissione Europea nove città con l’obiettivo di diventare entro il 2030 Smart cities a impatto climatico zero e questo ambizioso progetto è anche parte integrante delle cinque missioni prioritarie delineate nel Piano Strategico “Horizon Europe”, finalizzato al raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050.
Le Smart cities rappresentano il futuro delle nostre città e sono destinate a cambiare radicalmente il nostro modo di vivere e di relazionarsi con l’ambiente circostante. In conclusione la creazione di queste città intelligenti è un processo collaborativo che riguarda sia le istituzioni pubbliche che i singoli cittadini. Infatti NOI con il nostro impegno e la nostra consapevolezza possiamo contribuire a trasformare le nostre città in luoghi più intelligenti e sostenibili.
Bouthaina Bouheka