La conoscenza coincide con la felicità? Nel mese di dicembre mi è capitato di sottoporre questa domanda a molti ragazzi che andavano dai 15 ai 19 anni. I risultati sono stati sorprendenti in quanto per loro la felicità è tutto tranne che la conoscenza. Per esempio consiste nell’avere degli amici, un partner, realizzarsi nel campo lavorativo, essere spensierati e senza ansie, ma non possedere la conoscenza.
A mio parere molti non hanno citato la conoscenza perché la collegano solo al mondo della scuola, ad un sistema spesso non favorevole a farci amare lo studio. Ma è importante capire che la scuola non è disconnessa dal mondo reale, anzi soprattutto materie come letteratura italiana possono aiutarci a comprendere di più il mondo che ci sta attorno. Uno stimato poeta italiano come Guido Cavalcanti, ad esempio, può permettere di comprendere che cosa sia davvero la felicità. Riprendendo la teoria filosofica averroista, infatti, Cavalcanti disse che la felicità suprema consiste nella conoscenza, che eleva l’uomo alla perfezione.
La conoscenza è la facoltà umana di conoscere, di apprendere, che ci permetterà un domani di diventare le persone che vogliamo essere. E’ essenziale avere un obiettivo prefissato anche se futuro, perché ci dà la forza di andare avanti quando la situazione si complica.
Bisogna ammettere che solo attraverso l’apprendimento riusciamo a diventare la nostra migliore versione, ad essere liberi e non accontentarci della mediocrità.
Elisabeth Ebert