Negli ultimi anni molti esperti hanno evidenziato come tra i giovani si stia diffondendo un malessere psicologico e sociale. Secondo recenti dati di ISTAT e Censis, la situazione è critica: 1 adolescente su 2 mostra segni di disagio giovanile, mentre tra i 18 e i 25 anni quasi il 50% dei ragazzi affronta ansia e depressione.
Tutti noi conosciamo l’opera più famosa di Dante Alighieri, la Divina Commedia e i più attenti ricorderanno dell’incontro tenutosi nel terzo canto dell’Inferno tra il sommo poeta e gli ignavi, anime che in vita non si sono schierate né dalla parte del bene né da quella del male.
L’intelligenza artificiale (IA) sta cambiando il mondo della medicina, apportando innovazioni e miglioramenti nella diagnosi, nella cura e nella gestione delle malattie. Ma questa evoluzione comporta solo vantaggi o esistono anche rischi?
Il 7 aprile 2025 siamo andati insieme al gruppo dei compagni che partecipano al progetto Atelier alla Biblioteca Civica di Verona. La biblioteca ogni lunedì è chiusa, ma abbiamo potuto ugualmente accedervi per visitarla: per noi è stata fatta un’eccezione, grazie agli accordi presi tra la biblioteca e la nostra scuola.
In alcuni articoli Marcello Veneziani considera la società contemporanea come un mondo pieno di ignoranza, accidia e governato dall’indifferenza. Ma è proprio così? Viviamo davvero in un mondo alla rovescia?
Il 16 aprile 2025, insieme a una parte della nostra classe, abbiamo partecipato alla conferenza “L’imprevisto è la sola speranza. L’itinerario poetico di Montale“, tenuta dal prof. Bortolozzo e Paolo Fracasso.
In questo articolo voglio esplorare un tema che mi incuriosisce molto: l’Intelligenza Artificiale (AI) e il suo impatto sulla scuola. Sembrava una cosa lontana, ma in realtà è come un’onda che sta arrivando e ci riguarda tutti.
Ci sono luoghi più o meno nascosti nella città di Verona: palazzi, vicoli, stradine poco visibili davanti ai quali passiamo centinaia di volte senza immaginare cosa vi si possa nascondere.
Venerdì 21 e 27 febbraio 2025 sono state organizzate delle uscite sportive aperte a tutte le classi terze e quarte. La proposta prevedeva una giornata sulla neve in cui gli studenti che aderivano al progetto avrebbero potuto sciare o andare sullo snowboard con degli istruttori esperti, così pure i professori accompagnatori.
Quest’anno ricorrono i 650 anni dalla morte di Giovanni Boccaccio, avvenuta il 21 dicembre 1375. La sua opera principale, il “Decameron“, ancora oggi ci parla con incredibile attualità.